Mia Cara Sofi…

Ormai siamo soli Sofi, in mezzo a questo caos in questa strada piena di movimento e non vedo altro che sfrecciare intorno a noi uomini senza volto. Un luogo dove raccontare un mondo, tu che ne pensi, figurati, tu non sei come me! ancora mi domando perchè ti ostini tanto nel rimanermi accanto, sì, capisco che sia amore per la vita, ma io non vedo altro che questo, guardati intorno. Ma guarda, mura scrostate, strade sporche, palazzi sempre più alti che non si vedono dalla tappezzeria cartellonistica, si, cartelli come bene sono chiamati, (CARTELLI) immagini incollate una sopra l’altra e poi strappate in un mucchio di strati, tu non vedi queste cose, se avessimo voluto vivere meglio avremmo dovuto far finta di niente. Prima o poi avremmo potuto incollare anche le nostre immagini in quei cartelli. Lo so come la pensi, per te queste cose non sono importanti, io non posso non tenere conto di questa morsa sempre più stretta. Eh si! la città è così, non solo la città, dove vai vai trovi sempre qualcosa di sporco, come comprenderesti questo flusso folle della gente, devono mantenere il passo, ma che dico questi corrono. E cosi mia cara io non ce l’ho fatta, forse non devo raggiungere nulla, tu non parli tanto, ma come sempre hai ragione lo so che non è cosi, lo so.

Monologhi, testo taccuino 2003 […] - Foto Angelo, Milano 1999